Via Giulia and Palaces of the Sixteenth Century
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Questa passeggiata illustra alcuni tra i più interessanti esempi di architettura cinquecentesca a Roma.
Il percorso inizia da Palazzo Massimo alle Colonne opera di Baldassarre Peruzzi tra 1532-6 che nella forma curva del palazzo riproduce la forma dell’antico Odeon di Domiziano (I sec. D.C.), attraversando corso Vittorio Emanuele si scorge l’elegante “Farnesina ai Baullari” realizzata alla fine del XV sec. per il prelato De Regis, si giunge al Palazzo della Cancelleria esempio della seconda generazione di palazzi cardinalizi adiacenti ad una Chiesa, il palazzo fu costruito per il Card. Raffaele Riario, nipote di Sisto IV della Rovere accanto all’antrichissima chiesa di S.Lorenzo fondata da papa Damaso (IV sec. d.C.).
Attraversata Piazza Campo dei Fiori si giunge a Palazzo Farnese uno dei palazzi più interessanti del Campo Marzio, emblema dell’arte cinquecentesca per la sua struttura architettonica a cui lavorarono Antonio da Sangallo il Giovane, Michelangelo e per la facciata su Via Giulia Vignola e Della Porta nonché per la decorazione delle sale interne affidata a Salviati e ai fratelli Carracci. Costeggiando il lato di Palazzo Farnese si giunge a Via Giulia, ideata come uno dei più lunghi rettifili dell’epoca da Bramante per papa Giulio II ed aperta nel 1508.

Il percorso inizia da Palazzo Massimo alle Colonne opera di Baldassarre Peruzzi tra 1532-6 che nella forma curva del palazzo riproduce la forma dell’antico Odeon di Domiziano (I sec. D.C.), attraversando corso Vittorio Emanuele si scorge l’elegante “Farnesina ai Baullari” realizzata alla fine del XV sec. per il prelato De Regis, si giunge al Palazzo della Cancelleria esempio della seconda generazione di palazzi cardinalizi adiacenti ad una Chiesa, il palazzo fu costruito per il Card. Raffaele Riario, nipote di Sisto IV della Rovere accanto all’antrichissima chiesa di S.Lorenzo fondata da papa Damaso (IV sec. d.C.).
Attraversata Piazza Campo dei Fiori si giunge a Palazzo Farnese uno dei palazzi più interessanti del Campo Marzio, emblema dell’arte cinquecentesca per la sua struttura architettonica a cui lavorarono Antonio da Sangallo il Giovane, Michelangelo e per la facciata su Via Giulia Vignola e Della Porta nonché per la decorazione delle sale interne affidata a Salviati e ai fratelli Carracci. Costeggiando il lato di Palazzo Farnese si giunge a Via Giulia, ideata come uno dei più lunghi rettifili dell’epoca da Bramante per papa Giulio II ed aperta nel 1508.

Lungo questa suggestiva via si incontrano le chiese delle antiche confraternite come S. Maria dell’Orazione e Morte, palazzi aristocratici come Palazzo Falconieri (su cui intervenne Borromini) e Sacchetti (decorato da Salviati), la presunta casa di Raffaello Sanzio, le chiese delle comunità nazionali dell’epoca come la Chiesa di S. Caterina da Siena, S.Spirito dei Napoletani, S.Biagio degli Armeni ed infine a concludere il percorso S.Giovanni dei Fiorentini.
* Richiedendo un permesso speciale è possibile visitare la Chiesa di S. Eligio degli Orefici, progettata da Raffaello e l’Oratorio del Gonfalone, uno straordinario esempio di decorazione tardo cinquecentesca (1568-1577) a cui si dedicarono artisti manieristi influenzati dalla controriforma come Bertoja, Federico Zuccari, Livio Agresti e Marco Pino.
* Richiedendo un permesso speciale è possibile visitare la Chiesa di S. Eligio degli Orefici, progettata da Raffaello e l’Oratorio del Gonfalone, uno straordinario esempio di decorazione tardo cinquecentesca (1568-1577) a cui si dedicarono artisti manieristi influenzati dalla controriforma come Bertoja, Federico Zuccari, Livio Agresti e Marco Pino.
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